La valutazione del giovane calciatore
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La valutazione del giovane calciatore
La valutazione del giovane calciatore
di A. Tibaudi, R. Sassi, M. Campolo *
Uno
dei concetti più discussi attualmente riguardo la preparazione atletica
nel calcio è quella dell’individualizzazione dell’allenamento. Per la
verità ci sembra che spesso si abusi di questo termine, o per lo meno
che venga utilizzato in maniera impropria. Con questa proposta di
lavoro intendiamo illustrare alcuni dei criteri che noi utilizziamo nel
settore giovanile riguardo un aspetto della pianificazione di programmi
di allenamento “personalizzati”.
Riteniamo che i presupposti sui quali basare la scelta dei contenuti e dei mezzi di allenamento debbano necessariamente essere:
a) la struttura dell’attività in gara (essenzialmente in funzione del ruolo)
b) le caratteristiche fisiologiche e funzionali dei singoli giocatori.
È proprio riguardo punto b) che in questo
articolo vorremmo descrivere il metodo che noi adottiamo con il
tentativo di migliorare il metodo di allenamento individualizzato.
Il gioco del calcio è praticato da
soggetti che presentano le più svariate caratteristiche
morfofunzionali. È sicuramente questo uno dei motivi che lo rendono
così popolare in tutto il mondo: tutti possono giocare a pallone; però
questa universalità di partecipazione crea alcune difficoltà quando si
tratta di cercare di migliorare le qualità fisiche, in particolar modo
in ambito giovanile.
Attraverso la misurazione di alcuni indici
meccanici, ergometrici e fisiologici intendiamo individuare lo stato
della preparazione funzionale di ciascuno dei giocatori (potenza e
capacità dei sistemi energetici; forza e capacità di esprimere
rapidamente elevate prestazioni da parte del sistema neuromuscolare).
Peculiarità individuali: quattro gruppi di soggetti
Lo studio analitico delle numerose squadre
da noi seguite nel corso degli anni ci ha permesso di suddividere i
giocatori in quattro gruppi distinti, a seconda delle differenze che si
possono valutare nell’ambito delle componenti della preparazione
funzionale.
1° gruppo: soggetti in possesso di elevate
qualità di forza, di forza esplosiva e di buone qualità neuromuscolari,
ma carenti nelle qualità legate alle prestazioni di resistenza.
2° gruppo: costituito da quei giocatori
nei quali la struttura della preparazione funzionale si esprime in
maniera equilibrata rispetto a tutti gli indici che sono presi in
considerazione giocatori che riescono ad esprimere prestazioni
funzionali riferiti alle qualità di resistenza di livello elevato; ma
le qualità del sistema neuromuscolare non sono di ottimo livello.
3° gruppo: giocatori che riescono ad
esprimere prestazioni funzionali riferite alle qualità di resistenza di
livello elevato; ma le qualità del sistema neuromuscolare non sono di
ottimo livello.
4° gruppo: in cui sono classificati i
ragazzi che dal punto di vista morfofunzionale presentano
caratteristiche di profilo ridotto sia con riferimento alle qualità di
forza-velocità che delle qualità dei sistemi energetici e quindi delle
prestazioni di resistenza. Ma ciò non significa che essi non possano
essere dei buoni calciatori.
Gli indici misurati
Tra le numerose valutazioni che si possono
utilizzare senza compromettere l’obiettivo della nostra proposta noi
abbiamo effettuato i seguenti test da campo e da laboratorio per la
rilevazione dei parametri utili alla classificazione dei giocatori
sopra descritta:
a) valori di forza espressi durante l’esecuzione di un salto eseguito su pedana dinamometrica Kistler (Kistler, Switzerland);
b) valori di potenza registrati nel test
di spinta ad azione concentrica-eccentrica (uso di macchina YoYo
Technology, Sweden), misura delle qualità di forza esplosiva;
c) dati di decremento percentuale tra le
prime e le ultime due prove nel test Capanna a navetta, misura delle
qualità di resistenza specifica;
d) area sottesa alla retta che descrive
l’andamento della frequenza cardiaca in funzione della velocità nel
test di Conconi, parametro che secondo noi descrive abbastanza bene le
qualità di resistenza legate alle qualità aerobiche. Quanto più la
retta è spostata verso il basso nel grafico del test (area ridotta)
tanto migliore è il livello di preparazione funzionale della resistenza
di base.
Questa è stata la nostra scelta di test ma
il metodo può essere attuato anche con i risultati di prove di
valutazione differenti.
di A. Tibaudi, R. Sassi, M. Campolo *
Uno
dei concetti più discussi attualmente riguardo la preparazione atletica
nel calcio è quella dell’individualizzazione dell’allenamento. Per la
verità ci sembra che spesso si abusi di questo termine, o per lo meno
che venga utilizzato in maniera impropria. Con questa proposta di
lavoro intendiamo illustrare alcuni dei criteri che noi utilizziamo nel
settore giovanile riguardo un aspetto della pianificazione di programmi
di allenamento “personalizzati”.
Riteniamo che i presupposti sui quali basare la scelta dei contenuti e dei mezzi di allenamento debbano necessariamente essere:
a) la struttura dell’attività in gara (essenzialmente in funzione del ruolo)
b) le caratteristiche fisiologiche e funzionali dei singoli giocatori.
È proprio riguardo punto b) che in questo
articolo vorremmo descrivere il metodo che noi adottiamo con il
tentativo di migliorare il metodo di allenamento individualizzato.
Il gioco del calcio è praticato da
soggetti che presentano le più svariate caratteristiche
morfofunzionali. È sicuramente questo uno dei motivi che lo rendono
così popolare in tutto il mondo: tutti possono giocare a pallone; però
questa universalità di partecipazione crea alcune difficoltà quando si
tratta di cercare di migliorare le qualità fisiche, in particolar modo
in ambito giovanile.
Attraverso la misurazione di alcuni indici
meccanici, ergometrici e fisiologici intendiamo individuare lo stato
della preparazione funzionale di ciascuno dei giocatori (potenza e
capacità dei sistemi energetici; forza e capacità di esprimere
rapidamente elevate prestazioni da parte del sistema neuromuscolare).
Peculiarità individuali: quattro gruppi di soggetti
Lo studio analitico delle numerose squadre
da noi seguite nel corso degli anni ci ha permesso di suddividere i
giocatori in quattro gruppi distinti, a seconda delle differenze che si
possono valutare nell’ambito delle componenti della preparazione
funzionale.
1° gruppo: soggetti in possesso di elevate
qualità di forza, di forza esplosiva e di buone qualità neuromuscolari,
ma carenti nelle qualità legate alle prestazioni di resistenza.
2° gruppo: costituito da quei giocatori
nei quali la struttura della preparazione funzionale si esprime in
maniera equilibrata rispetto a tutti gli indici che sono presi in
considerazione giocatori che riescono ad esprimere prestazioni
funzionali riferiti alle qualità di resistenza di livello elevato; ma
le qualità del sistema neuromuscolare non sono di ottimo livello.
3° gruppo: giocatori che riescono ad
esprimere prestazioni funzionali riferite alle qualità di resistenza di
livello elevato; ma le qualità del sistema neuromuscolare non sono di
ottimo livello.
4° gruppo: in cui sono classificati i
ragazzi che dal punto di vista morfofunzionale presentano
caratteristiche di profilo ridotto sia con riferimento alle qualità di
forza-velocità che delle qualità dei sistemi energetici e quindi delle
prestazioni di resistenza. Ma ciò non significa che essi non possano
essere dei buoni calciatori.
Gli indici misurati
Tra le numerose valutazioni che si possono
utilizzare senza compromettere l’obiettivo della nostra proposta noi
abbiamo effettuato i seguenti test da campo e da laboratorio per la
rilevazione dei parametri utili alla classificazione dei giocatori
sopra descritta:
a) valori di forza espressi durante l’esecuzione di un salto eseguito su pedana dinamometrica Kistler (Kistler, Switzerland);
b) valori di potenza registrati nel test
di spinta ad azione concentrica-eccentrica (uso di macchina YoYo
Technology, Sweden), misura delle qualità di forza esplosiva;
c) dati di decremento percentuale tra le
prime e le ultime due prove nel test Capanna a navetta, misura delle
qualità di resistenza specifica;
d) area sottesa alla retta che descrive
l’andamento della frequenza cardiaca in funzione della velocità nel
test di Conconi, parametro che secondo noi descrive abbastanza bene le
qualità di resistenza legate alle qualità aerobiche. Quanto più la
retta è spostata verso il basso nel grafico del test (area ridotta)
tanto migliore è il livello di preparazione funzionale della resistenza
di base.
Questa è stata la nostra scelta di test ma
il metodo può essere attuato anche con i risultati di prove di
valutazione differenti.
Re: La valutazione del giovane calciatore
bel TESTO MISTER OK
klaudio lekocaj- Promessa
- Numero di messaggi : 415
Età : 27
Località : san giovanni in fiore
Reputazione : 1
Data d'iscrizione : 04.06.08
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